martedì 5 marzo 2013

Una gioia che non si perde

Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge. (Gal 5,22-23)


Quanto più do spazio in me allo Spirito di Dio, tanto più entro in contatto con la gioia che è in me, indipendentemente dalla situazione esteriore ed interiore che sto vivendo. Ciò mi dà una sensazione di libertà. La gioia, che è in me, è di origine divina. Nessuno me la può contestare. Può certamente appannarsi, ma essa è sempre presente sotto le turbolenze della mia vita, al fondo del mio cuore. Proprio nei momenti della mia vita nei quali tutto mi va storto, cerco di entrare in contatto con la mia gioia interiore. Allora ne ho la sensazione: succeda quel che deve succedere, questa gioia interiore è dentro di me! Dio è in me, e dove c'è Dio c'è la gioia, la sensazione che tutto è buono, la gioia per il fatto di essere amato da Dio, arricchito dalla vitalità e dalla fantasia, una persona libera, sulla quale nessuno ha potere. Mi posso ricordare di una situazione in cui non mi sono sentito in sintonia con un fratello. La prima reazione è stata di rabbia e delusione. C'è stato anche il pericolo di affondare nell'autocommiserazione. Però ho percepito quanto potere ho dato a queste incomprensioni. Ho notato come proprio questa esperienza fosse una sfida alla mia spiritualità. Posso vivere spiritualmente solo quando sono riconosciuto e sostenuto da tutti? Mi lascio travolgere a tal punto verso il basso dalle affermazioni critiche da non avere più nessun gusto per la mia vita interiore? Mentre mi passano per la testa questi pensieri, improvvisamente ecco l'intuizione: vi è in me uno spazio di gioia, che nessuno mi può togliere. Nel più profondo del mio cuore c'è una fonte di creatività e di voglia di vita, che è più forte di ogni riconoscimento e di ogni comprensione esteriore. D'improvviso, il fatto di essere incompreso non mi paralizza più, ma mi mette le ali per essere in contatto con questa gioia interiore. Ho avvertito quale forza abbia la gioia. E' pura energia che vorrebbe scorrere, che è più forte di tutti gli impedimenti esterni. Come una cascata scorre verso il basso, portando con sé tutti i detriti e aggirando le grandi rocce, così anche la gioia è una corrente viva che libera le energie prima bloccate e le porta a scorrere di nuovo. Non si lascia fermare da niente, ma raggiunge infallibilmente il proprio scopo nonostante tutti gli ostacoli.

Per approfondire: Anselm Grun, "lo spazio interiore", Queriniana 2008

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