Settembre, andiamo....si diceva.
Tempo di tirare le somme di questa prima estate del Cammino di San Benedetto, e guardare avanti, a quello che si può fare, di meglio e di più per questo Cammino che, non più neonato, si avvia verso l'età della fanciullezza: davanti a sè, soltanto possibilità di crescere. E allora, voglio esprimere tutta la mia contentezza per come sono andate e stanno andando le cose! Tutto è andato meglio di quanto mi potessi aspettare, i dubbi che nutrivo quando questo Cammino è partito (Tappe "tarate" su di me, andranno bene per tutti? Saranno sufficientemente chiare le descrizioni dei percorsi? I punti di alloggio? Come saranno accolti i pellegrini? ecc. ecc) sono svaniti di colpo non appena, da Max (il "mitico" primopellegrino) in poi, i pellegrini hanno cominciato a percorrere i sentieri e le sterrate del Cammino.
Innanzitutto non posso che complimentarmi con gli alloggi dislocati lungo il cammino: per essi, i pellegrini davvero si sono prodigati in apprezzamenti! Lo stesso dicasi per le comunità locali dei paesi attraversati, incuriosite positivamente da questi "viandanti" del XXI secolo...anche in questo caso, l'accoglienza dei pellegrini è stata super, e sono sempre più gli amici del Cammino che si stanno dando da fare per fare conoscere il loro bel territorio a questi visitatori zaino in spalla venuti da lontano! Un esempio per tutti: a Roccasecca i pellegrini vengono accolti personalmente dagli amici della Montagna, che ringrazio ancora una volta per il loro impegno a favore del Cammino, e, se lo desiderano, accompagnati a visitare gli eremi rupestri. Si tratta di una sorta di "volontariato culturale" da parte di persone che credono nel Cammino e nel suo valore pedagogico, e che mettono a disposizione la conoscenza e l'amore per la loro terra a favore dei loro graditissimi ospiti. Gli esempi di gentilezza si sprecano lungo tutto il Cammino, e questa è una cosa bellissima. A livello personale, questo Cammino è un arricchimento continuo. Il contatto praticamente quotidiano con i pellegrini, partecipare alle loro gioie, alle loro fatiche...ascoltare i loro vissuti, crescere insieme a loro nel Cammino....quante storie, quanta umanità, quanta vita, quante nuove amicizie!
Quando l'idea di questo Cammino ha preso forma, tre anni fa, ero solo. Ora posso dire di avere un mare di amici...non conoscenze superficiali: amici...quelli che ti accolgono a braccia aperte! Sono letteralmente entrato "in casa degli italiani", lungo tutto questo Cammino dal Centro verso il Sud...più conosco gli italiani, più li amo. Gente dal cuore grande. Se qualcuno pensa di sollevare barriere tra italiani ed italiani, percorra il Cammino. Si ricrederà. Vedo che questo Cammino fa bene a tutti, in ogni senso. Questa era la sfida: riuscirà il Cammino a rigenerarci come uomini e donne nuovi? L'esperienza di questi primi mesi mi fa pensare proprio di sì.
E se ne continua a parlare. E' da poco uscito un inserto sul Cammino di San Benedetto nello Speciale Qui Touring di Settembre, dedicato al Lazio. Sette pagine nel bell'articolo di Tino Mantarro, che ben è riuscito a rendere genesi e luoghi del Cammino; il tutto condito da splendide foto. Un numero da leggere e conservare:
A presto
Simone
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