Ve l'avevo promesso che prima o poi vi avrei parlato di Exodus, e allora, ecco qua!
Qualcuno ricorderà come alla presentazione del Cammino a Cassino, il 6 Luglio, fosse presente Luigi Maccaro, responsabile della comunità Exodus di Cassino. La comunità di Cassino accoglie i pellegrini del Cammino di san Benedetto, giunti alla fine del Cammino, e l'ospitalità è di quelle autentiche-pellegrine. Ma prima di entrare nei dettagli dell'ospitalità., credo sia assolutamente doveroso spendere qualche parole sulla fondazione Exodus, voluta dall'instancabile Don Antonio Mazzi.
Don Mazzi fonda Exodus nel 1980 per il recupero dei ragazzi tossicodipendenti; nel 1989 gli viene assegnata la Cascina Molino Torrette all'interno del Parco Lambro, nei dintorni di Milano, che diventa la sede dei progetti Exodus. Dagli anni novanta partecipa assiduamente a programmi televisivi e comincia a collaborare con molte testate giornalistiche, cattoliche e non, per la sensibilizzazione pubblica sulla tossicodipendenza e più in generale sulle problematiche giovanili. Tra i numerosi libri che scrive, segnalo gli ottimi: "Come rovinare un figlio in dieci mosse", e "Come salvare un figlio dopo averlo rovinato" (tutti i genitori o sedicenti tali dovrebbero averli letti!); al suo sguardo acuto non sfuggono i motivi del disagio giovanile (le cui cause spesso sono da ricercare in famiglia, tra genitori "troppo perfetti"...).
Exodus si diffonde rapidamente, ed acquisisce nuove sedi in altre parti d'Italia, e nel mondo. E' grazie al generoso interessamento della comunità monastica di Montecassino, che mette a disposizione una cascina di campagna poco fuori città, insieme a 3 ettari di terreno, che nel 1990 nasce la comunità Exodus di Cassino, che Luigi gestisce insieme ai suoi validi collaboratori.
Luigi Maccaro davanti alla fattoria didattica |
La comunità è curatissima, basta un colpo d'occhio per rendersi conto dell'amore che muove chi la gestisce. I quali, sono di formazione scout: e scout è questa voglia di fare, insieme alla convinzione di poter educare attraverso il Cammino. Don Mazzi non è nuovo a questo tipo di esperienza: tanto che nell'estate 2010 camminò insieme ai suoi educatori, provenienti dall'Italia e dall'estero, proprio su alcuni luoghi benedettini, in un "Cammino di San Benedetto" ante litteram, da Farfa a Montecassino.
Le attività che si svolgono all'interno della comunità Exodus di Cassino sono di accoglienza, cura e reinserimento sociale di ex-tossicodipendenti, ma anche di persone che hanno vissuto esperienze di grave emarginazione sociale. Sono presenti anche diversi disabili, per una quarantina di ospiti complessivi. La sede di Cassino è punto di riferimento in tutto il territorio del basso Lazio per quanto riguarda le tematiche connessa al mondo dell'educazione e delle dipendenze.
Exodus propone al giovane un'esperienza condotta nel rispetto dei valori dell'uomo, tesa all'accoglienza, al recupero e alla risocializzazione, che si fonda sui principi dell'autoeducazione, della coeducazione e della corresponsabilità.
Insomma Luigi ed i ragazzi Exodus di Cassino sono perfetti amici del Cammino: ne condividono pienamente spirito e finalità di educare alla pace, al rispetto dell'uomo, alla fratellanza.
Essere ospiti di Exodus sarà la giusta conclusione del Cammino, ogni pellegrino si sentirà come a casa propria, e forse vorrà fermarsi più a lungo...
In ogni caso una realtà da conoscere e da far conoscere!
Per saperne di più su Exodus: www.exodus.it
Cosa puoi fare tu: www.exodus.it/index.php/cosa-puoi-fare-tu
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