Cari amici del Cammino,
Al lungo week-end delle presentazioni, sono seguiti alcuni
giorni sui sentieri del Cammino: oltre che essere sempre un vero piacere ripercorrerli, credo sia fondamentale farli conoscere agli “amici del Cammino”. Sparsi lungo le
sedici tappe ci sono infatti uno o più “amici del Cammino”: persone di buona
volontà che hanno preso a cuore questo progetto, e che già si stanno dando da
fare in suo favore, curandosi di rendere sempre percorribili i sentieri; “rinfrescando” i
segnali o aggiungendone dove necessario, coinvolgendo le associazioni e gli
enti locali in attività di sensibilizzazione e valorizzazione del patrimonio
storico ed artistico di quell’”Italia minore” percorsa dal Cammino, così spesso
poco nota ai loro stessi abitanti. Così, dopo i giorni di Subiaco, mi sono
spostato sui Monti Lucretili, che pur essendo a due passi da Roma (Cima Coppi
sotto cui passa il Cammino, in linea d’aria dista appena quaranta chilometri
dal Cupolone…), sembrano distarne anni luce. Un mondo lontano da qualsiasi urbanizzazione,
spesso fatto da paesini che arrivano a malapena al paio di centinaio di
abitanti. Una realtà di emigrazione e spopolamento di interi paesi, attirati
dall’effetto-calamita esercitato, oltre che dalla Capitale, dalla vicina
Tivoli. E c’è anche chi è emigrato all’estero. Eppure, si tratta di deliziosi
paesini di montagna, dove il tempo ed i rapporti umani hanno ancora un valore,
ed i cui pochi abitanti hanno nel DNA una cortesia antica verso gli ospiti che
induce a rimanere e a ritornare. Così, si formano facilmente legami ed
amicizie. Antica terra Sabina, bella e struggente! Quanto sangue Sabino scorre
nelle vene di Roma, quanto la Sabina ha dato al glorioso passato della Città Eterna!
Il leggendario “Ratto delle Sabine”, non è infatti altro che una leggenda che
descrive in modo colorito e poetico una verità storica: Roma nasce dalla
fusione del popolo dei Latini, che risiedeva nella zona dei Colli, con quello
dei Sabini, tenace gente di montagna da cui senz'altro Roma ha attinto quel carattere fiero e valoroso che le ha permesso di costruire un
Impero. Pozzaglia, Orvinio, Percile, Licenza…piccoli paesi, tanta natura e una
grande Storia. Non è un caso che a Licenza il grande poeta latino Orazio fece edificare la sua sontuosa villa.
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Licenza
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Orvinio |
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Pozzaglia Sabina |
Un’antica leggenda ci narra poi che ad Orvinio sia passato Carlo Magno in persona, che nell’817 vi avrebbe riportato una schiacciante vittoria contro l’esercito saraceno. E per onorare questa vittoria sarebbe stato lo stesso sovrano ad ordinare l’edificazione dell’abbazia benedettina di Santa Maria del Piano. Essa esercitò una notevole influenza su tutti i territori dei dintorni, toccando il culmine del suo prestigio nel XII secolo, per incominciare un lungo periodo di decadenza che l’hanno condotta fino allo stato attuale, in cui se la sta letteralmente “mangiando” la vegetazione. Eppure, Santa Maria del Piano è un piccolo gioiello ed il suo campanile romanico, visibile da ogni punto della piana tra Orvinio e Pozzaglia, un vero capolavoro.
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Santa Maria del Piano |
Ancora, il territorio nel Medioevo fu indissolubilmente legato al destino delle grandi Abbazie, in particolare quella di Farfa; e il Rinascimento lo vide legato alle grandi famiglie Romane, tra cui gli Orsini e i Colonna, che si alternarono nel possesso della zona. Un patrimonio insomma da riscoprire e valorizzare: e mi auguro che il Cammino servirà a far conoscere questo pezzo di nostra Storia, insieme alla straordinaria bellezza di questi luoghi…e chissà che qualcuno non vi faccia ritorno!!!
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Per tornare agli amici Sabini, ad Orvinio c'è una coppia simpatica ed ospitalissima che, senza alcun dubbio, possono essere definiti come veri amici del Cammino: Simonetta e Maurizio, che fin dall'inizio hanno preso a cuore questo progetto, fin da quando arrivai al "Sorriso dei Monti" (il B&B gestito da Simonetta) una piovosissima sera di Giugno, con la bici praticamente resa inservibile dal fango...
Conoscere il Cammino significa poter essere d'aiuto ai pellegrini, mantenerlo in efficienza, promuoverlo. Così, una mattina di buon'ora (partito a piedi da Pozzaglia alle cinque, ritrovo ad Orvinio alle sei), con Simonetta e due sue due amiche, abbiamo ripercorso la tappa 9, quella da Orvinio a Mandela: una tappa che a suo tempo mi costò uno sforzo superiore a quello normalmente speso per le altre tappe, a causa di quei “sentieri poco praticati” cui faccio riferimento nella guida. Ciò fece sì che mi trattenni ad Orvinio e a Pozzaglia abbastanza tempo da potere riuscire appieno a gustare quello
spiritus loci che ogni volta ti fa sentire bene, come a casa. L’attraversamento dei Lucretili, da Orvinio a Licenza prima e da Licenza a Mandela poi, è decisamente bello, e le riserve che nutrivo sulla sua chiarezza (credo che ciò emerga chiaramente leggendone il commento introduttivo) sono stati bellamente fugati dalle tre ragazze, cui mi sono accodato con un accordo preventivo alla passeggiata: “fate come se io non ci fossi”. Così, sono andato dietro a loro, con Simonetta che ci conduceva, guida alla mano: eravamo d’accordo che non avrei per alcuna ragione aperto bocca sul percorso o su eventuali dubbi, e le avrei seguite anche in caso avessero sbagliato strada. Risultato: partiti da Orvinio alle 6 del mattino, alle 9,30 eravamo a prendere un cappuccino nella piazza di Licenza; poi poco prima dell’ora di pranzo giungevamo senza problemi a Mandela, da cui ci facevamo venire a prendere. Con mia massima soddisfazione. Anche perché venivo a conoscenza di due alloggi appena inaugurati a Mandela, un punto tappa finora piuttosto scarso di posti letto (ho già provveduto ad aggiungerli alla pagina “aggiornamenti” del sito).
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I Lucretili tra Orvinio e Licenza |
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Vista dei Lucretili
Il giorno seguente, con la solita brava quanto mattiniera Simonetta ripercorrevo per l'ennesima volta il magnifico tratto tra Pozzaglia ed Orvinio: quello che attraversa il Piano. Nella splendida luce e nella frescura dell’alba, prati, fiori, mucche, cavalli al pascolo, e visibile da ogni dove, il bel campanile romanico di Santa Maria. Uno spettacolo di vera bellezza: quadri indescrivibili, di cui le foto non rendono che una pallida idea…
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Il Piano all'alba... |
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Camminando verso Santa Maria del Piano... |
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Pozzaglia Sabina, la cappella della Rifolta luogo di preghiera di Sant'Agostina |
Così, giungevamo ad Orvinio giusto in tempo per la
colazione….
…il Cammino vi aspetta anche sui Lucretili!!!
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A presto!
Simone
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