domenica 11 novembre 2012

Il pellegrinaggio come ricerca dell'incontro con Dio


Riporto volentieri i punti salienti di un bell'articolo di Giovanni Gazzaneo pubblicato Venerdì su Avvenire. Pellegrinaggio come cammino di ricerca dell'incontro con Dio.

L'anno della fede è anche l'anno del Cammino. Questo è l'invito che Benedetto XVI ha rivolto a tutti i fedeli: Riscoprire il cammino della fede per mettere in luce la gioia e il rinnovato entusiasmo dell'incontro con Cristo. L'uomo è camminatore, viandante, nomade, viaggiatore, e...pellegrino. Pellegrino è colui che si mette sulle tracce non di uno sconosciuto qualsiasi, ma di Colui che ha fatto il primo passo verso il cuore dell'uomo e poi gli si è affiancato per guidarlo, sostenerlo, incoraggiarlo e nei momenti di fatica sostare con lui. Il mio cuore è inquieto finchè non riposa in Te: questa l'immagine del pellegrino per Sant'Agostino. Il pellegrinaggio è un percorso di ricerca: ancor prima che di luogo, di senso, di verità, di cambiamento. E' occasione per conoscere, incontrare culture diverse, curiosare nelle tradizioni e negli stili di vita, avvicinarsi all'altro anche se diverso, andare verso nuovi orizzonti di vita. Viaggiare è infinito andare verso qualcosa: verso se stesso, verso gli altri, verso la vita. L'essere perennemente alla ricerca di un approdo, di un luogo in cui fare esperienza della bellezza di vivere. E l'incontro con l'altro ci porta a uscire da noi stessi e andare lontano. Ecco il perchè delle domande dell'homo viator del terzo millennio: Chi sono? Dove sto andando? Cosa cerco? Il viaggio, quello interiore, è sempre metafora della vita.


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