venerdì 18 gennaio 2013

Una spiritualità con i piedi per terra. Sintesi del messaggio di Benedetto.


Millecinquecento anni ci separano dalla vita di Benedetto da Norcia. Eppure, è bastata un'occhiata alla sua Regola per capire che, al di là di tanti secoli, Benedetto ha lanciato un messaggio che anche a noi d'oggi può mostrare un percorso, già rivelatosi nei secoli percorso a Dio e percorso di salvezza per l'uomo. Dobbiamo soltanto per un attimo riflettere su ciò che Benedetto chiede ai suoi monaci nel Prologo: "Ascolta, figlio, i precetti del maestro, porgi attento il tuo cuore, ricevi di buon animo i consigli di un padre che ti vuol bene e mettili risolutamente in pratica, per ritornare con la fatica dell'obbedienza a Colui dal quale ti eri allontanato per l'accidia della disobbedienza"(Regola, Prologo)
Gli insegnamenti del "maestro" non sono quelli di Benedetto, ma di Gesù Cristo, che è il nostro vero Maestro. Da Benedetto, noi possiamo imparare ad ascoltare di nuovo Cristo. Benedetto vuole soltanto esporci il Vangelo di Cristo e spingerci ad incamminarci su una forma tangibile di vita. Con questo messaggio, Benedetto diede un contributo essenziale alla cristianizzazione dell'Occidente. Impastò nelle attività concrete della vita - il lavoro, la preghiera, la comunità, l'artigianato e l'arte - lo spirito del Vangelo, creando così una cultura di vita cristiana che segna ancor oggi tutta la nostra cultura occidentale. Ma nel Prologo della regola è anche evidente che il Cammino spirituale di trasformazione secondo lo Spirito di Gesù è frutto di duro lavoro. Secondo Benedetto, la spiritualità non è un lusso per uomini che avrebbero altrimenti già tutto. La spiritualità è piuttosto duro lavoro, fatica, sincera lotta con se stessi, contrasto ai propri vecchi modelli di vita, per farsi sempre più impregnare dello Spirito di Gesù. Forse si potrebbe riassumere così l'intero messaggio di Benedetto: "Ascolta i lamenti che salgono, ascolta i bisogni! I problemi del mondo non sono da compiangere, ma da risolvere! Fà quel che puoi. Costruisci intorno a te una comunità che se ne faccia carico! Può essere la tua famiglia, la tua cerchia di amici, la tua ditta, la tua parrocchia. Se - dovunque tu viva - crei una cultura di vita cristiana, sarà tanto lievito per questo mondo!". Benedetto non pretendeva di cambiare tutto il mondo. In tempi tumultuosi, si limitò a dare a una piccola comunità una forma che la riempisse dello spirito di Gesù. Il suo Cammino superò i numerosi ostacoli che gli opposero. E, soprattutto, fece l'esperienza dell'opposizione dei propri confratelli. Non è tanto semplice lasciarsi plasmare dallo Spirito di Gesù! I nostri vecchi modelli di vita sono così potenti! Ma ne vale la pena. Se una piccola comunità riflette Gesù, diventa lievito per questo mondo, e in ciò che fanno i membri di quella comunità risulterà visibile a tutti ciò che Gesù ha detto e fatto. Capiamo che vale la pena, nello spirito di Benedetto, calcare sempre più fedelmente le orme del Vangelo e rendere trasparente agli uomini di oggi lo Spirito di Gesù in una spiritualità con i piedi per terra. Con la nostra vita possiamo anche noi contribuire a costruire insieme un mondo sempre più umano e sempre più cristiano. Benedetto ci ha insegnato come. 

Per approfondire: 
Anselm Grun, "Benedetto da Norcia La Regola per l'uomo d'oggi", ediz. San Paolo.
Regola Benedettina

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