martedì 3 dicembre 2013

Sui luoghi del Cammino: ROCCASECCA

Il Castello dei Conti d'Aquino (foto di Tommasino Marsella)

In splendida posizione panoramica sulla valle del Liri, e sovrastata dall'imponente mole di Monte Asprano, Roccasecca è un luogo che s'impone, e resta nel cuore. Sarà per la bellezza del borgo, il fascino dei suoi magnifici eremi rupestri, la gentilezza degli abitanti, o forse un insieme di tutti questi fattori. Roccasecca sorse prima del Mille come luogo fortificato del sistema difensivo dell’abbazia di Montecassino, e trasse il nome dalla scarsità d’acqua del luogo. Qui vi nacque uno dei più grandi Dottori della Chiesa: Tommaso d’Aquino. E la presenza del grande Santo è percepibile ad ogni angolo del paese. Non è un caso, se un'enorme statua di Tommaso vigila sull'abitato, e il suo sguardo penetrante è rivolto proprio in direzione di quel monastero in cui entrerà ancora bambino: Montecassino. Certo, non è scontato avere un così illustre concittadino: e trovo che ciò sia motivo di un giusto orgoglio nei Roccaseccani. Anche un altro concittadino, più recente, ha reso famoso il nome di Roccasecca: si tratta del celebre flautista Severino Gazzelloni, per ricordare il quale, tutti gli anni si tiene  in paese un festival internazionale di musica, che porta in città grandi artisti di fama internazionale. Numerosi i luoghi da vedere: il centro storico si presenta armonico nella sua vecchia struttura, e possiede chiese di indubbio valore artistico. Notevole il complesso fortificato medievale con i resti della rocca dei conti d’Aquino, dove san Tommaso vide la luce intorno al 1225, e la trecentesca chiesetta di San Tommaso, la prima al mondo dedicata al Dottore Angelico. 

Ma ciò che rende ancor più grande Roccasecca, è il calore dei suoi abitanti, in particolare nei confronti dei pellegrini. Sebbene, dopo poco più di un anno di Cammino, il pellegrino sia amato, rispettato e ammirato dappertutto, sembra che a Roccasecca vi siano una devozione e una dedizione del tutto particolari a queste persone "con il grosso zaino in spalla". Senza esagerazione, qui il pellegrino si sente una sorta di "divo", e tanto calore umano non passa inosservato, nè sotto silenzio. E' l'attenzione alle persone, che porta gli amici Roccaseccani, in testa a tutti Angelo Ciampa, (che pressochè tutti i pellegrini transitati da Roccasecca hanno conosciuto) a dedicare tempo, risorse ed energie alla cura dei pellegrini, che vengono accompagnati regolarmente e instancabilmente agli eremi, oppure in una visita guidata del paese. Amore per la propria terra, passione per il Cammino, attenzione verso i pellegrini. E non si tratta di un caso isolato: è un intero paese a essersi mobilitato per il Cammino di San Benedetto. Per questo, agli amici Roccaseccani, va il mio più sentito GRAZIE!





Nel post della prossima settimana affronteremo l'ultima tappa del Cammino, quella che ci porterà a Caprile con il suo eremo, e a Montecassino, un luogo straordinario con una storia di 1.500 anni. Non mancate!

Roccasecca è sulla tappa 15 del Cammino di San Benedetto. 
Per approfondire: Il Cammino di San Benedetto - la guida

Angelo insieme a Max, primo pellegrino del Cammino di San Benedetto
Angelo con Davide (ora Don Davide) e Paolo, pellegrini bresciani.


Angelo e Tommaso con Andrea, pellegrino di Asiago


Con Vincenzo e Daniela di Milano
Con Giulio e Marisa di Merate

Con Ruben, Federico e Rosario: un marchigiano, un ciociaro e un siciliano insieme sul Cammino.
Il timbro di Roccasecca

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